Report “Calciatori sotto Tiro”
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, con l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive per la presentazione del Rapporto annuale 2021/2022 “Calciatori sotto Tiro” dell’Associazione Italiana Calciatori.
“Lavorare intensamente per un’educazione ai valori sportivi questa la traiettoria che ci allontana dalla violenza”
“Il tema della violenza intorno allo sport va analizzato nel presente, ma deve servire soprattutto per tracciare nuove traiettorie educative per il futuro” così il Ministro per lo Sport e i Giovani intervenendo alla presentazione del Rapporto Annuale 2021/2022 “Calciatori sotto Tiro” dell’Associazione Italiana Calciatori (A.I.C.), iniziativa con la quale l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (O.N.M.S) collabora da anni.
Il Rapporto, nel fornire un quadro complessivo e analitico degli episodi di aggressione e di intimidazione nei confronti dei calciatori, registra quest’anno una preoccupante tendenza di crescita delle minacce e delle aggressioni nei confronti dei singoli atleti anche nel settore professionistico apicale.
Questa problematica ha costituito il tema centrale affrontato nell’evento tenutosi lo scorso14 febbraio presso il Centro Sportivo della Polizia di Stato “Tor di Quinto” – struttura gestita dal Fondo di Assistenza per il personale della Polizia di Stato – nel quale sono intervenuti, nell’ordine, i Presidenti dell’O.N.M.S. Paolo Cortis, dell’A.I.C. Umberto Calcagno e della F.G.I.C. Gabriele Gravina. A concludere l’incontro il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi.
In apertura il Presidente dell’O.N.M.S Paolo Cortis ha salutato gli intervenuti e i molteplici rappresentanti dei media, sottolineando come la presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani oltre ad accrescere il prestigio dell’evento attesti anche l’attenzione delle istituzioni sulla problematica, purtroppo sempre attuale, della violenza in occasione delle manifestazioni sportive.
Il dott. Cortis ha quindi ringraziato il promotore dell’iniziativa, il Presidente dell’A.C.I. Umberto Calcagno, per aver scelto come location il Centro Sportivo della Polizia di Stato, struttura dedicata, grazie anche al consolidato e qualificato apporto delle FF.OO., all’insegnamento delle discipline sportive che, come noto, non può prescindere dalla trasmissione ai giovani dei valori fondamentali dello sport, come il rispetto delle persone e delle regole. Il coinvolgimento dell’O.N.M.S. – ha proseguito il Presidente – è l’attestazione più evidente del rapporto di collaborazione che lega da tempo l’A.I.C. all’Osservatorio, che trova espressione nella partecipazione stabile e propositiva dell’Associazione alle sedute dell’Osservatorio. Quest’Organo collegiale – va ricordato – istituito, in un momento storico particolarmente cruciale per la violenza negli stadi, appare costituire, tuttora, un valido modello di partenariato pubblico e privato preordinato alla condivisione delle scelte attinenti alla prevenzione e al contrasto della violenza connessa alle manifestazioni sportive.
Il Presidente dell’A.I.C, Umberto Calcagno, in merito ai contenuti del Rapporto, si è soffermato, in particolare, sulle nuove tipologie di minacce ai calciatori e sull’aumento delle aggressioni registrato dal documento. Nessuna acquiescenza – ha sottolineato il dott. Calcagno – è accettabile. A volte, purtroppo, accade che sono gli stessi calciatori a reputare normali certe dinamiche che invece normali non sono sotto alcun profilo. Sono state già adottate al riguardo specifiche norme federali che danno importanti segnali in tale direzione. Nel corso dell’intervento, il Presidente ha poi tenuto ad anticipare le linee generali del percorso intrapreso dall’A.I.C. con una progettualità che intende coinvolgere soprattutto le scuole per diffondere tra i giovani una corretta educazione a valori dello sport. E’ importante, a tal fine, riqualificare la figura del calciatore agli occhi dell’opinione pubblica per riportarla, nell’immaginario collettivo delle tifoserie, alla sua vera realtà quotidiana, ossia la realtà di chi, con passione e sacrificio, svolge la propria professione e come in ogni campo ha il legittimo desiderio di migliorare. Questa legittima, umana aspirazione non può certo fare del calciatore un esasperato obiettivo su cui riversare le proprie frustrazioni e i propri disagi.
Il successivo intervento del Presidente della F.I.G.C Gabriele Gravina ha sottolineato con fermezza come debba essere ritenuta un’aggravante l’uso distorto del mondo social. Con pochi clic su una tastiera, approfittando a volte delle fragilità dei più giovani, si può infatti innescare e scatenare una spirale di odio facendolo degenerare rapidamente dalle aggressioni verbali in aggressioni fisiche. Nessuna tolleranza, ha concluso quindi il dott. Gravina, può essere più giustificata “contro certi delinquenti che nulla hanno a che fare con il mondo del calcio”.
Il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, in conclusione, ha tenuto a ringraziare innanzitutto la Polizia di Stato per aver accolto l’evento nella prestigiosa struttura sportiva dove, oltre alle Fiamme Oro, molti giovani hanno l’opportunità di praticare lo sport e di crescere nell’adesione ai suoi valori civili e morali.
Per il Ministro Abodi i dati del Rapporto dell’A.I.C. confermano le carenze di certi ambiti sportivi denotando sempre di più una mancanza formativa di educazione ai valori dello sport. Il tema della violenza va sicuramente analizzato nel presente, ma deve servire soprattutto per tracciare nuove traiettorie educative per il futuro. I dirigenti del mondo del calcio di vertice, ma anche gli stessi calciatori sono degli influencer e possono produrre effetti devastanti. Occorre un patto tra le istituzioni per procedere tutti nella stessa direzione. In questo l’O.N.M.S. e l’A.I.C., nelle proprie rispettive funzioni, prerogative e mission, offrono oggi un esempio vincente, molto più di una best practice, a molti altri soggetti attivi in vari ambiti nella nostra società. Mantengono infatti alta l’attenzione sulla problematica oltre che con l’analisi numerica e qualitativa dei dati, ovvero lo studio sistematico dei fenomeni, ma soprattutto impegnandosi in iniziative che sostanziano la loro volontà e la loro disponibilità, da sempre manifestata, a rafforzare un consolidato partenariato e una collaborazione forte per contenuti ed esperienze.
Roma, 14 febbraio 2023