Mondiali di calcio femminile: un’Italia da sballo
A Reims, dove venivano celebrate le incoronazioni dei re francesi, l’Italia regola la Giamaica con un perentorio 5-0, stacca il pass per gli Ottavi di finale e si candida a diventare reginetta di bellezza di un Mondiale in cui il rosa e l’azzurro si fondono dando vita ad una miscela esplosiva. A regalare la qualificazione alla squadra di Milena Bertolini sono la tripletta di Cristiana Girelli e i due gol messi a segno nella ripresa da Aurora Galli, ma mai come stavolta è giusto sottolineare che è soprattutto il successo di un gruppo di ragazze straordinarie, che danno tutto in campo per poi scatenarsi ballando quella ‘Macarena’ diventata ormai la colonna sonora del loro Mondiale.
Gli elogi piovuti dopo il successo con l’Australia non hanno distratto le Azzurre, che hanno raggiunto il primo obiettivo e che martedì a Valenciennes (ore 21 – diretta su Rai 1 e Sky Mondiali) possono chiudere il girone al primo posto. Basterà un pareggio con il Brasile per volare il 25 giugno a Montpellier in prima classe e affrontare una delle quattro migliori terze classificate.
“Questa partita era fondamentale per passare agli Ottavi – le parole a caldo della Ct Milena Bertolini – e raggiungere quello che per noi è un grande traguardo. Abbiamo sentito la gara a livello emotivo, nel primo tempo eravamo un po’ bloccate però siamo state brave. Ci sono tanti aspetti su cui lavorare, ma nei momenti di difficoltà la difesa ha tenuto benissimo. In queste partite è fondamentale vincere, ma anche non prendere gol. Devo fare un plauso a Sara Gama, che è stato un muro invalicabile. Sono molte felice, ho tante emozioni, perché arrivare agli Ottavi è già una grande cosa. Grazie a tutti gli italiani che ci hanno seguito”.
Ventotto anni dopo i tre gol messi a segno da Carolina Morace contro Taipei, un’altra azzurra è tornata a realizzare una tripletta: “E’ una grande vittoria – ha dichiarato Cristiana Girelli, premiata come miglior giocatrice del match – abbiamo giocato come se fossimo a zero punti. Questa squadra ha carattere, non era facile mantenere la concentrazione dopo l’entusiasmo della prima partita. Quando si gioca bene è perché la squadra ti permette di farlo, chiunque entra si sente importante e questa è la nostra forza. Siamo contente, ma manca una partita, tosta, contro le brasiliane che sono veramente forti. Ora ricarichiamo le pile e poi ci godiamo questa esperienza. Devo ringraziare i tifosi perché sono venuti in tanti, non ce lo aspettavamo: ci hanno dato una spinta in più. Adesso non vogliamo fermarci qui”.
In tribuna hanno esultato con le Azzurre anche il presidente federale Gabriele Gravina e il direttore generale Marco Brunelli: “Sono ragazze splendide – ha sottolineato il numero uno della FIGC dopo essersi complimentato con la squadra – il sogno è diventato realtà perché le prestazioni confermano il valore di questo gruppo. Sono felice per loro e per tutti quelli che si stanno emozionando tifando per le nostre ‘Ragazze Mondiali’. Dobbiamo continuare ad alimentare questo entusiasmo, è giunto il tempo di porci nuovi obiettivi”.
LA PARTITA. Rispetto all’esordio con l’Australia sono due le novità di formazione: Bartoli, entrata a inizio secondo tempo nel match con le ‘Matildas’, è laterale sinistro di difesa, con Guagni schierata a destra e Bergamaschi che avanza a centrocampo. In avanti tocca invece a Daniela Sabatino, che prende il posto di Ilaria Mauro. Come annunciato da Milena Bertolini sono tutte regolarmente in campo le tre Azzurre in diffida (Gama, Cernoia e Girelli), ma anche il britannico Hue Menzies conferma quanto detto alla vigilia e fa quattro cambi rispetto alla prima uscita con il Brasile: nel 4-4-2 delle caraibiche partono dall’inizio Solaun, Campbell, Adamolekun e Grey, con quest’ultima che va ad affiancare in attacco quella Khadija Shaw che rappresenta il pericolo numero uno per Gama e compagne.
L’Italia inizia con il piglio giusto, aggressiva in avanti e con la ferma volontà di impostare da dietro, a costo di ricorrere frequentemente al retropassaggio a Giuliani. Al 9’ la VAR, grande protagonista in questo Mondiale, entra prepotentemente in scena: Allyson Swaby, difensore della Roma, ferma in area Bonansea, la neozelandese Keighley fa segno di proseguire, ma viene richiamata al monitor per rivedere il contatto e assegna il rigore. Sul dischetto va Girelli, che calcia a mezza altezza alla sinistra di Schneider, che respinge. La disperazione dell’attaccante della Juventus dura però solo pochi secondi perché l’olandese Makkelie, al VAR anche in occasione dell’ultima finale di Champions League tra Liverpool e Tottenham, richiama ancora una volta l’arbitro: Schneider è infatti avanzata di un paio di metri prima del tiro, il rigore è da ripetere e alla seconda occasione Girelli cambia angolo e non sbaglia.
Superiori sia tecnicamente che tatticamente, le Azzurre non si tirano indietro quando c’è da contrastare la fisicità delle caraibiche. Al 25’ arriva il raddoppio ed è ancora una volta Girelli a deviare con la coscia in rete un angolo battuto da Giugliano. L’Italia può chiudere la partita tre minuti più tardi, ma la traversa respinge la conclusione a botta sicura di Daniela Sabatino al termine di una mischia su azione d’angolo. C’è una sola squadra in campo e a mettere in cassaforte il risultato a inizio ripresa è sempre Cristiana Girelli, che sfrutta l’uscita a vuoto di Schneider su uno spiovente di Giugliano e di testa realizza il suo 32° gol in Nazionale. Ventotto anni dopo Carolina Morace una calciatrice della nazionale torna a segnare una tripletta in un Mondiale. Entrano Boattin per Guagni e Galli per Bergamaschi, poi Giugliano salva su Shaw a pochi metri dalla porta e Blackwood con un tiro cross sbilenco centra la traversa. Il 4-0 porta la firma di Aurora Galli, che al 71’ scaglia da fuori area un destro violento che piega le mani a Schneider e si infila sotto l’incrocio dei pali. Milena Bertolini risparmia gli ultimi minuti alla diffidata Girelli, che si gode la standing ovation dei 12mila spettatori presenti allo stade ‘Auguste Delaune’ e l’abbraccio carico d’affetto della sua Ct. All’81’ sale in cattedra Manuela Giugliano, che serve un assist al bacio a Galli per il gol del definitivo 5-0, un bottino importante visto che è la differenza reti il primo criterio in caso di arrivo a pari merito. E così martedì a Valenciennes l’Italia affronterà il Brasile in una sfida che vale il primato del girone, ma comunque vada già sa che non dovrà tornare a casa.
ITALIA-GIAMAICA 5-0 (2-0 pt)
Reti: 12’ rig., 25’ e 46’ Girelli (I), 71’ e 81’ Galli (I)