Il “Pallone d’Italia” rimbalza per la sua quinta tappa a Reggio Calabria.  L’iniziativa sportivo-sociale promossa dalla Lega Pro, con la collaborazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive,  è tesa a focalizzare gli aspetti connessi alle partite di calcio dentro gli stadi e fuori, per dibattere sul territorio ogni specifica problematica sulla loro sostenibilità, con il preciso obiettivo di rendere lo sport del pallone il più possibile
occasione di festa e non di scontri.

“Percorriamo l’Italia perché vogliamo che il calcio torni a essere semplicemente un gioco” ha affermato  il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli.  “La partita e la sua sostenibilità devono essere al centro del progetto. Per questo vado in giro ogni week-end in tutti gli stadi. Voglio capire la realtà del territorio e capire dove si può agire per migliorare”.

“La sicurezza non deve essere considerata un onere bensì una opportunità” ha più volte ribadito  Daniela Stradiotto, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.

Fra le tematiche  affrontate nell’incontro calabrese vi è stata anche quella relativa al ruolo del supporter “liaison officer”; l’istituto del gradimento; lo stadio: proprietà, accoglienza, comfort e risvolti gestionali; la partita: organizzazione dell’evento e recupero della vivibilità nelle curve.

Nel progetto – che si snoda in sei tappe e coinvolge le società di Lega Pro raggruppate per aree geografiche – sono impegnati, oltre al presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli, il presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive Daniela Stradiotto, il prof. Nicola Ferrigni della Link Campus University di Roma e gli esponenti locali delle istituzioni e delle Forze dell’ordine.

Il confronto di Reggio Calabria – al quale sono intervenuti anche i Questori di Reggio Calabria, Catania, Trapani e Vibo Valentia – fa seguito a quelli di Torino, Milano, Perugia e Napoli. Il tour si concluderà il 25 a Bologna.

Interviste Ghirelli e Stradiotto