Calcio: il Chelsea esclude 6 tifosi per razzismo

Lezione esemplare del Chelsea contro il razzismo: un tifoso escluso a vita da Stamford Bridge.  I fatti risalgono alla partita dello scorso dicembre contro il City, quando fu preso di mira Sterling. Altre 5 persone non potranno entrare per periodi compresi tra uno e due anni

La Premier League manifesta ancora una volta grande attenzione al livello di civiltà dei propri tifosi, come riportato da gazzetta.it: “Lo dimostra il Chelsea, che ha deciso di punire sei persone responsabili di comportamenti razzisti con il divieto di accedere a Stamford Bridge. I fatti risalgono alla partita dello scorso dicembre contro il Manchester City. Nello spiegare le sanzioni adottate, il club londinese ha precisato di aver voluto attendere le indagini della polizia per non interferire. Pur prendendo atto e rispettando la decisione presa dall’autorità giudiziaria di non procedere con accuse penali nei confronti dei sei, il Chelsea ha deciso di sanzionare i responsabili.

Nel dettaglio, spiega la società, uno pseudo tifoso è stato definitivamente escluso da Stamford Bridge “per l’uso di un linguaggio razzialmente offensivo e per un comportamento minaccioso e aggressivo”. “Noi non dobbiamo chiederci se sia stato commesso un reato – ha spiegato il club in una nota – ma piuttosto se l’individuo abbia agito in violazione dei termini e delle condizioni di emissione dei biglietti”. Medesima considerazione per le altre cinque persone, che non potranno accedere allo stadio per periodi compresi tra uno e due anni. Per loro una sanzione “attenuata” per gli impegni presi per il futuro.

Ribadita infine la tolleranza zero: “Il Chelsea trova disgustose tutte le forme di comportamento discriminatorio e continuerà ad applicare un approccio a tolleranza zero nei confronti di eventuali episodi di razzismo”.

Anche nel nostro campionato recentemente è successo qualcosa di simile. Per la prima volta infatti un club italiano, la Juventus, ha emesso un provvedimento analogo  per cinque anni nei confronti di un proprio sostenitore: si tratta dell’individuo che, durante l’ultimo derby contro il Torino, aveva mimato il gesto dell’aereo caduto, oltraggiando la memoria di Superga.